Il Santuario di Cibona

Il santuario di Cibona sorge in posizione isolata, ai piedi del Monte Urbano, nel mezzo di una faggeta a breve distanza da Allumiere (cfr. itinerario: Il Lago di Bracciano).

Fondato in concomitanza delll'apertura di una cava di allume nei pressi della selva di Cibona, sotto la fonte delll'Ortaccio, il santuario deve la sua origine ad Agostino Chigi, uomo pio e religioso e particolarmente devoto alla Beata Vergine Maria. Il primo luogo sacro sorse, agli inizi del XVI secolo, alla falde della cava, in una piccola nicchia, "di non più che palmi dieci di apertura", dove Agostino Chigi fece dipingere ad affresco l'immagine della Vergine, che dal nome della selva fu chiamata Madonna di Cibona, con il Bambino e gli apostoli Giacomo e Giovanni.
Nel 1636 il Consiglio generale di Tolfa chiamò a custodire la Madonna di Cibona sette frati del Monte Senario, ordine eremitico sorto nel 1593 come riforma ai Servi di Maria, i quali chiesero ed ottennero la licenza per costruire l'Eremo e la Chiesa.
Domenico Castelli detto "il Fontanino", illustre architetto che per papa Urbano VIII Barberini aveva restaurato la chiesa di Santl'Urbano alla Caffarella, fu chiamato a progettare l'intero complesso che, per mancanza di spazio, sorse poco al di sopra della nicchia in cui era conservata l'immagine della Vergine. Questa fu trasferita nella nuova chiesa il 16 giugno 1647, grazie alll'abile intervento del Castelli che, dopo aver progettato il taglio del muro dove l'affresco era stato conservato, ideò e costruì per il trasferimento una apposita macchina che fu maestosamente addobbata a guisa di trono. Narrano le fonti delll'epoca che lo spostamento fu accompagnato da una solenne processione composta da trentasei persone che per, "riverenza e divozione", vollero essere a piedi nudi, "in quel punto una copiosa salve di mortari si fece udire, ed il numeroso popolo quasi un sol uomo si prostrò genuflesso in preghiera".
Venne persino il coro della Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma, con un complesso di strumenti musicali delll'epoca. Nel 1704 il Capitolo della Patriarcale Basilica Vaticana decise, in virtù della devozione che la sacra immagine riscuoteva in tutto il territorio, l'incoronazione della Madonna.


Chiesa della Madonna di Cibona
Lungo la strada per Tolfa, in località La Bianca, si trovano le rovine della chiesa della Madonna di Cibona (cfr. Itinerario Abbazie e chiese I), costruita in seguito a un miracolo avvenuto in una piccola cappella eretta da Agostino Chigi.
 
 
Secondo la tradizione l'immagine della Madonna, affrescata all'interno dell'edificio colpita al volto da un dissacratore, che insieme a dei compagni aveva giocato a carte sull'altare, sanguinò dal sopracciglio sinistro. Grazie all'intervento dei cardinali Pallotta e Sacchetti la chiesa fu realizzata all'inizio del Seicento dall'architetto Domenico Castelli. Nel 1647, al termine dei lavori, l'immagine miracolosa fu staccata e trasportata nella nuova costruzione. La chiesa e il convento adiacente, affidato all'ordine dei Servi di Maria, furono saccheggiati dell'esercito francese nel 1799. Gli edifici, abbandonati dai Serviti nel 1891, versano ora in stato di abbandono. L'affresco miracoloso è conservato dal 1937 nella chiesa dei Cappuccini di Tolfa.

 
Eremo della Trinità
Seguendo le indicazioni si raggiungono a circa 2 km dal centro abitato i resti dell'eremo della Trinità, il più antico della zona ricordato per la prima volta in documento del 1243, probabilmente costruito su una villa romana o una chiesa preesistente. Soppresso nel 1656 da papa Alessandro VII, continuò ad ospitare un eremita fino al definitivo abbandono avvenuto nel 1818.

 
 
Santuario della Madonna delle Grazie

Sovrasta Allumiere il santuario della Madonna delle Grazie, sorto sul luogo di una delle numerose cappelle dedicate alla Vergine costruite tra Quattro e Cinquecento nei pressi delle miniere di allume.

 
Affidata nel 1650 ai Servi di Maria, custodi della chiesa di Cibona, entro il 1710 fu edificata la chiesa e l'annesso convento. Acquistato a metà dell'Ottocento dal Comune di Allumiere, l'eremo è stato più volte ristrutturato e ampliato a partire dal 1954 fino a divenire Santuario diocesano.

 
Chiesa di Maria Assunta
Sulla destra del palazzo si trova la chiesa camerale, dedicata a Maria Assunta, la cui costruzione, in luogo di una piccola cappella, fu voluta nel 1608 dagli Olgiati. Costituita parrocchia nel 1752, la chiesa nel 1857 fu arricchita delle due navate laterali.
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